La borragine è una pianta erbacea che cresce spontanea nei campi incolti ma può essere coltivata anche in giardino.
Ha foglie spesse e leggermente spinose e fiori a forma di stelle azzurre, entrambi edibili. In fitoterapia si utilizzano sia foglie, semi e fiori.
I greci e romani la consideravano un’erba dalle proprietà rilassanti e la consigliavano come tonico nervino per curare gli stati depressivi. In epoca medioevale la borragine godeva della fama di pianta della grandezza d’animo e risolutezza.
E’ ricca di calcio e potassio (470 mg % sotto forma di nitrato di potassio), fonte di magnesio, ferro e vitamine del gruppo B tra cui folati, vitamina C e carotenoidi.
Le parti aeree, comprensive di foglie verdi, larghe ovali e pelose, contengono mucillagini che sono un particolare tipo di fibre solubili, tannini e alcaloidi. I fiori contengono anche antociani responsabili della colorazione azzurrina.
Le parti aeree anche se in particolare i fiori ed i semi sono ricchi di acidi grassi essenziali (omega 3 e omega6) tra cui dell’acido gammalinoleico (GLA), omega 6 precursore di una famiglia di prostaglandine con una funzione antiinfiammatoria. I fiori e le foglie apportano anche fitoestrogeni ossia precursori o sostanze che esercitano uno stimolo sulla produzione ovarica di estrogeni utile ad attenuare i disturbi associati al ciclo, sia nel periodo premestruale che mestruale, oltre che nella menopausa.
6 Benefici della borragine:
L’infuso di fiori e foglie grazie alle mucillagini ha azione emolliente, anticatarrale e antipiretica soprattutto nelle patologie dell’apparato respiratorio in quanto fluidifica il muco e ne facilita l’espulsione.
La presenza di fitoestrogeni e acido gammalinoleico la rende utile per contrastare le sindromi dolorose connesse al ciclo mestruale (dismenorrea) e i disturbi della premenopausa e menopausa. A tal fine è ancora più utile l’assunzione dell’olio di borragine per la sua spiccata azione antiinfiammatoria.
L’acido gamma linoleico (GLA) ha un effetto inibitore sull’aggregazione piastrinica, e di riduzione della pressione sanguigna.
La presenza di mucillagini, una fibra solubile che si rigonfia nell’intestino la rende un valido aiuto per la stipsi e nelle infiammazioni intestinali.
Grazie all’elevato contenuto di acqua di vegetazione e potassio è utile nelle ritenzioni di liquidi tissutali, nonché negli edemi di naturale renale ed ha un’azione depurativa simile al tarassaco.
Grazie alla ricchezza di calcio e potassio, minerali entrambi importanti nel regolare l’eccitabilità dei neuroni, ma anche grazie all’acido gammalinoleico che migliora i processi di apprendimento e memoria, la borragine è un tonico del cuore e del sistema nervoso, utile negli stati depressivi, nervosismo, irritabilità e stress.
Unica controindicazione
Poiché stimola la produzione di ossitocina è controindicata negli ultimi mesi di gravidanza, mentre è utile durante il puerperio in quanto incrementa la produzione di latte.
Come consumare la borragine?
Cruda: Sia le foglie più tenere che i fiori dal sapore che ricorda il cetriolo: le foglie più tenere si possono tagliare a pezzetti e aggiungere ad un’insalata di verdure miste, realizzando un’associazione dotata di potere diuretico. I fiori possono essere usati sia in cucina per guarnire insalate di legumi, pizze rustiche e torte.
Cotta: Le foglie lesse in poca acqua di lavaggio e ripassate in padella possono essere unite a frittate oppure a impasti per tagliatelle. Oppure le foglie possono essere ripassate in un pastella di farina e acqua e per chi voglia anche con le uova e fritte.
Se vuoi conoscere la ricetta delle borragini in pastella clicca al link https://www.angelagiuliani.it/4329/foglie-di-borragine-in-pastella/